LA PIETRA DI SANT'ANNA

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Grazie a Mario e Lorenzo Sacco, sul sentiero dei Pini Silvestri, realizzato dal Comune in collaborazione con l' Ecomuseo delle Rocche del Roero, è possibile vedere la pietra di Sant'Anna ripulita dagli arbusti che la nascondevano.

Nel passato, l'arrivo di un neonato veniva spiegato dicendo che i piccoli erano stati trovati sotto un cavolo o un ciliegio. Vi erano anche luoghi particolari, ritenuti sedi in cui si trovavano i bambini appena nati:

"A Villafranca dicevano che i bambini nascevano nel pilone dopo il Muřin dřa Ròca (Mulino della Rocca) di Ferrere, su un břich (colle). Qui a Cisterna andavano a prenderli sota a peřa 'd Sant'Ana (sotto la pietra di Sant'Anna)" (Teresa Malabaila).

La pietra di Sant’Anna è situata sulla strada che conduce alla chiesa dedicata alla Santa, immersa tra i boschi della vallata che congiunge Cisterna a Ferrere. Nella tradizione popolare Sant’Anna, insieme a Sant’Agata ed alla Madonna, era la protettrice delle gestanti e delle nutrici. Il fatto che la pietra di Sant’Anna fosse rappresentata come il luogo in cui nascevano i bambini nel ricordo delle informatrici cisternesi non trova giustificazioni; viene riferito come una 'storia' raccontata ai bambini per motivare l'arrivo di un neonato.

La presenza di rocce poste sotto la protezione delle Sante precedentemente citate, è indicata dalla Rivera in altre zone d'Italia: "sotto la protezione della Vergine (oltre che di Sant'Anna e di Sant'Agata, anch'esse protettrici delle gestanti e delle nutrici) erano poste le cosiddette 'pietre mammellonari', protuberanze rocciose o stalagmiti calcaree vicine a fonti o sorgenti, che venivano succhiate dalle puerpere per favorire la lattazione" (Rivera, 1988, p. 361).

Si può ipotizzare che anche la pietra di Cisterna fosse usata per tale scopo e che, nel corso dei secoli, abbia perso la sua funzione per divenire il luogo delle nascite. In tutta Europa vi sono molte attestazioni della presenza di rocce della fertilità. Anche in Piemonte, ad esempio presso il Santuario di Santa Maria d’Oropa, se ne trovano alcuni importanti esempi, nessuno designato come luogo specifico delle nascite, ma solo come luogo per propiziare la fecondità.

Tiziana Mo

 

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