UOMO - ALBERO

Bruno Meloni, segnalato all’Associazione Creativamente Roero dalla Fondazione Bartoli Felter di Cagliari, domenica 25 maggio ha inaugurato la sua opera Uomo-Albero, nel parco del Castello di Cisterna d’Asti.

Bruno Meloni nasce a Cagliari nel 1959. Disegna consapevolmente da quando era bambino, avvicinandosi presto all’incisione su vari supporti. Incontra Pinuccio Sciola nel 1975, vivendo intensamente alcune stagioni da muralista. Successivamente sperimenta la fotografia e il video.

Laureato in Ingegneria, in cantiere lo chiamano “architetto”; parallelamente svolge il ruolo di tutor presso la facoltà di Architettura di Cagliari. Pratica la “libera” professione in modo molto artigianale, attento al gesto del fare (dell’operaio, del fabbro o del falegname).

Patrizia Rossello, direttrice artistica di Creativamente Roero, ha introdotto gli ospiti della mattinata, che si è aperta con Dafne, di Natura Libera: monologo, testo di Roberta Arias, narrazione di Giorgia Mo, Gianpiero Malfatto al trombone, Chiara Gallino voce.

L’autore, nel suo discorso durante l’inaugurazione, rivolgendosi alla comunità di Cisterna, ha delineato il percorso che lo ha portato alla realizzazione dell’opera: “L’idea è molto semplice, dovendo rispondere al tema “in agricoltura” ho messo insieme l’uomo e la terra, che hanno la stessa etimologia: humus. Non c’è particolare fantasia, anche perché sono contrario a questi aspetti legati alla creatività in una società che brucia immagini e originalità. Per questo preferisco lavorare alla base. La terracotta, realizzata dalla tutti i voi rappresenta la vostra storia e la vostra memoria. Al tempo stesso, rappresenta anche la morte, perché le formelle sono sottoposte al deterioramento causato dal vento e dal tempo. Sbattendo tra di loro suonano, si rompono e tutti i cocci fanno parte dell’opera, sottolineando la caducità della nostra vita.

In relazione alla memoria, vorrei dedicare l’opera a Rino Rossino e non devo spiegare il perché. Quando mi hanno chiesto di esprimere le motivazioni della mia partecipazione a questa iniziativa, ho citato Giorgio Gaber che dice che Libertà è Partecipazione. Questa è la cosa più importante, non tanto perché io ho partecipato ma perché avete partecipato voi. Ritornando alla caducità delle cose, la cura relativa all’opera è che lei potrà continuare a suonare se voi continuerete ad aggiungere pezzi, a sostituirli… e suoneremo insieme.”

Nella stessa giornata, a  nei Comuni di Piobesi d’Alba, Priocca e San Martino Alfieri sono state inaugurate le opere di altri autori:   Laura Ambrosi, Carlo Gloria, Marguerite Kahrl.

T.M.

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