Cestaio
Il mestiere del cestaio non sempre coincideva con la figura di uno specifico artigiano. Come accade per quasi tutti i mestieri legati alla vita contadina, è spesso il contadino stesso a dedicarsi a queste attività artigianali, nei momenti di riposo della campagna. D'inverno, nelle stalle , era comune trovare i contadini all'opera, con verghe di salice o strisce di legno, nel preparare contenitori per il prodotto del nuovo anno. Il cestaio non disponeva quindi di una vera e propria bottega, ma era un ambulante, che passava di casa in casa a prestare la propria opera.
Con un apposito coltello (del quale si possono osservare diverse forme) tagliava le sottili strisce di castagno che intrecciava con altre orizzontali e poi fissava su di un fondo di legno Poteva essere una «gorba» da mettere in spalle per il trasporto delle uve o un «gerlo» più grande, ad intreccio fitto di stecche di castagno, nocciolo o salice. Il prodotto variava in base alle esigenze del contadino, ma anche alle capacità ed abitudini dell'artigiano.
A volte le pareti del gerlo sono piatte, altre volte arrotondate e gradevolmente foggiate; la forma può essere snella e stretta, allargata verso l'alto a calice, oppure larga e rastremata verso il fondo. Il gerlo è il simbolo della piccola azienda, di chi lavora con le braccia, più che con attrezzi ed animali. Gli attrezzi presenti sono del “gorbinè” di Cisterna “Minòt” (Domenico) Cerchio.